Locandina-simposio-ITA

I media e le narrazioni del sub-continente indiano contemporaneo descrivono una realtà molto dinamica, ma ostacolata dalla competizione di religioni monolitiche, che ne frenano la crescita civile. Per contro la storia del continente ci tramanda il racconto di una cultura curiosa, benevola verso l’incontro e permeabile alle religioni e alle filosofie morali, provenienti dai mondi confinanti. Negli ultimi tremila anni, anche nei momenti di massima chiusura settaria, correnti sotterranee hanno continuamente alimentato l’interazione e la mutua rivelazione. Ne sono testimonianza il rispetto con cui dai dinasti moghul furono accolte le missioni dei Gesuiti nel XVI (nell’immagine-icona del simposio i religiosi cattolici ricevuti da Akbar, il più famoso tra gli imperatori Moghul, che regnò dal 1556 al 1605, alla corte del quale si respirava un’atmosfera di apertura religiosa) e la devozione ancor oggi praticata da induisti e jaina verso i santi delle diverse confraternite mistiche sufi di matrice araba e centro-asiatica. Al tempo stesso il sufismo sperimentava un arricchimento e un ampliamento di vedute grazie all’adozione di modi di pensare e di visioni del mondo non islamici dalla tradizione spirituale hindu. Il simposio vuole portare alla luce i fenomeni discendenti dall’incontro interreligioso in cinque categorie: rito e movimento; paesaggio e topografia; abitare; architettura sacra e funeraria; arte figurativa.

Ulteriori informazioni

Link diretto ai video vedi più sotto in questa pagina

Programma

La bellezza della cultura indiana e le sue radiciPaul Sunny

Coesistenza tra ebrei e cristiani: l’apporto delle tradizioni ebraiche nelle usanze dei siro-cristiani in IndiaJojin Elanjickal

La Casa del Culto. La dinastia moghul e il Parlamento delle religioniNavid Carucci

Lo “Specchio del Principe” e la Pace Universale. Sulh-i-Kul nell’arte e architettura moghul durante il regno di AkbarDalu Jones

“Costruire ponti” nell’India Moghul: Nicolò Manucci committente europeo di artisti indiani tra il Deccan e il Tamil Nadu (1680-1720)Giovanni Dubbini Venier

The Jewel Mountain in Ayodhya, India: A Multi-faith LandscapeAmita Sinha

Dal tempio alla moschea: indagini sul riuso architettonicoLidia Corna

The Hazuri Bagh Complex of Urban Lahore: Reconstructing Past and Potential Future Inter-Religous DialoguesJames L. Wescoat

Mandu. Tra ibridazione e sincretismo. Le moschee sultaniali e il Nilkanth mahalDomenico Catania Claudio Rubini

Bajadere: Tracing the Interreligious Dialogue in Literature and Art between Europe and India from the time of Johann Wolfgang von Goethe up to the XXI centurySandra Jasmin Schlage

Conclusioni
Attilio Petruccioli

Streaming

La diretta del convegno sarà scaglionata in tre distinte sessioni (già in programmazione), a cui si può accedere cliccando sui tre link seguenti:

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I media e le narrazioni del sub-continente indiano contemporaneo descrivono una realtà molto dinamica, ma ostacolata dalla competizione di religioni monolitiche, che ne frenano la crescita civile. Per contro la storia del continente ci tramanda il racconto di una cultura curiosa, benevola verso l’incontro e permeabile alle religioni e alle filosofie morali, provenienti dai mondi confinanti. Negli ultimi tremila anni, anche nei momenti di massima chiusura settaria, correnti sotterranee hanno continuamente alimentato l’interazione e la mutua rivelazione. Ne sono testimonianza il rispetto con cui dai dinasti moghul furono accolte le missioni dei Gesuiti nel XVI (nell’immagine-icona del simposio i religiosi cattolici ricevuti da Akbar, il più famoso tra gli imperatori Moghul, che regnò dal 1556 al 1605, alla corte del quale si respirava un’atmosfera di apertura religiosa) e la devozione ancor oggi praticata da induisti e jaina verso i santi delle diverse confraternite mistiche sufi di matrice araba e centro-asiatica. Al tempo stesso il sufismo sperimentava un arricchimento e un ampliamento di vedute grazie all’adozione di modi di pensare e di visioni del mondo non islamici dalla tradizione spirituale hindu. Il simposio vuole portare alla luce i fenomeni discendenti dall’incontro interreligioso in cinque categorie: rito e movimento; paesaggio e topografia; abitare; architettura sacra e funeraria; arte figurativa.

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La bellezza della cultura indiana e le sue radiciPaul Sunny

Coesistenza tra ebrei e cristiani: l’apporto delle tradizioni ebraiche nelle usanze dei siro-cristiani in IndiaJojin Elanjickal

La Casa del Culto. La dinastia moghul e il Parlamento delle religioniNavid Carucci

Lo “Specchio del Principe” e la Pace Universale. Sulh-i-Kul nell’arte e architettura moghul durante il regno di AkbarDalu Jones

“Costruire ponti” nell’India Moghul: Nicolò Manucci committente europeo di artisti indiani tra il Deccan e il Tamil Nadu (1680-1720)Giovanni Dubbini Venier

The Jewel Mountain in Ayodhya, India: A Multi-faith LandscapeAmita Sinha

Dal tempio alla moschea: indagini sul riuso architettonicoLidia Corna

The Hazuri Bagh Complex of Urban Lahore: Reconstructing Past and Potential Future Inter-Religous DialoguesJames L. Wescoat

Mandu. Tra ibridazione e sincretismo. Le moschee sultaniali e il Nilkanth mahalDomenico Catania Claudio Rubini

Bajadere: Tracing the Interreligious Dialogue in Literature and Art between Europe and India from the time of Johann Wolfgang von Goethe up to the XXI centurySandra Jasmin Schlage

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