Calendario eventi

Feb
20
Gio
2025
Radici dell’architettura. Libia. Territori nella colonizzazione @ Biblioteca Lodovico Jacobilli
Feb 20@17:00–20:00

 

Giovedì 20 febbraio 2025, ore 17.00

Biblioteca “L. Jacobilli” – Sala conferenze
Piazza S. Giacomo 1, Foligno

 

Locandina oasi De Dominicis 13.09.2024_loghi

Territori e villaggi
nella colonizzazione agraria
della Libia

 

Relatore

Prof. Federico Cresti
Università degli studi di Catania

Coordinatori

Prof. Attilio Petruccioli
Bibliotheca Orientalis

Prof. Paolo Verducci
Università degli studi di Perugia

Il tema

La propaganda favorevole alla conquista coloniale della Libia aveva proclamato nel primo decennio del Novecento che il territorio della Libia sarebbe stato in grado di assorbire la grande massa di disoccupazione agricola italiana che da decenni trovava unico sbocco nell’emigrazione: ora, il “cassone di sabbia” (attributo appropriato, dal momento che si trattava per più del 90% di un territorio di steppa e deserto) era suscettibile soltanto in minima parte di uno sfruttamento dell’agricoltura e laddove ciò era possibile (nella fascia più vicina alla costa Mediterranea della Tripolitania e della Cirenaica si addensava la popolazione autoctona, praticando soprattutto la pastorizia.

1934 – VILLAGGIO LUIGI DI SAVOIA (LIBIA). Nuova chiesa

Solamente dopo la fine della repressione sanguinosa della resistenza libica – la “pacificazione”, proclamata nel 1932 – e l’unificazione amministrativa (1934) il governo coloniale si propose di realizzare una “colonizzazione demografica intensiva” sotto il diretto controllo dello stato, con lo scopo precipuo di consolidare la presenza italiana nella colonia. Con questo obiettivo furono realizzate le infrastrutture territoriali che dovevano accogliere 20.000 migranti dalle regioni italiane nel 1938 ed altri 11.000 nel 1939 : la disponibilità delle terre era stata assicurata, in particolare in Cirenaica, dalla deportazione della popolazione autoctona dalla zona più fertile.

La vicenda della colonizzazione demografica sarà esposta seguendo la traccia delle trasformazioni territoriali della seconda metà degli anni ’30 del Novecento, in particolare con la costruzione della rete infrastrutturale e dei nuovi villaggi, che in alcuni casi hanno avuto interessanti sviluppi urbanistici nei decenni che hanno seguito il periodo coloniale.

Il relatore

Federico Cresti già professore ordinario di Storia dell’Africa all’Università di Catania. Ha pubblicato diversi saggi sulla storia della Libia in età ottomana e durante il periodo coloniale, tra cui, sul tema della conferenza: Oasi di italianità, La Libia della colonizzazione agraria tra fascismo, guerra e indipendenza (1935-1956) , SEI, Torino 1996; Non desiderare la terra d’altri  La colonizzazione italiana in Libia, Carocci, Roma 2011.

 

 

 

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